Il palazzo di Erode

Il punto più alto della Gerusalemme antica è oggi occupato dalla Torre di Davide o Cittadella.

La struttura ospita un museo sulla storia della città, ma ha avuto una vita piuttosto travagliata. I ritrovamenti archeologici più antichi corrispondono probabilmente all'epoca asmonea (II secolo avanti la nostra era), poi seguono i resti del palazzo voluto da Erode e quindi le costruzioni di epoca araba ottomana.

Bisogna dire che forse l'unico che non ci ha abitato fu proprio quel re Davide che le dà il nome. Quello che invece si è ricostruito più recentemente è che fu l'abitazione per qualche periodo di Ponzio Pilato, il prefetto romano che condannò Gesù a morte.

l'archeologia ci ha restituito alcuni resti interessanti dei periodi asmoneo e romano. Vediamo dunque a ritroso quali novità potrete trovare visitando il sito dalla primavera 2023.

Nei sotterranei della Cittadella gli archeologi hanno portato alla luce alcune stanze del palazzo erodiano, una vera fortezza corredata però da ogni comodità. In questo palazzo Erode il grande trascorreva i periodi di presenza a Gerusalemme e lo aveva perciò dotato di ben tre torri, utilizzabili come abitazioni panoramiche. Qui probabilmente avvenne il processo a Gesù, a breve distanza dal sito del Santo Sepolcro.

Durante i lavori di pulizia e rinnovamento del museo sono poi state ritrovate delle scatole, lasciate lì chissà quando, con delle punte di freccia. Gli archeologi hanno potuto identificarle come parte dell'arsenale di guerra asmoneo ai tempi della guerra contro i siriani di Antioco IV Epifane. Nei libri dei Maccabei, quelli della festa di Hanukkah, si parla di questa famiglia di sacerdoti ebrei, intervenuta a lottare per la liberazione della città dal dominio straniero e dal tentativo di cancellare la religione ebraica. Con la riapertura del museo saranno esposte anche queste testimonianze del passato turbolento della capitale ebraica.

Non sorprenderà così che anche Gesù abbia potuto predire un futuro disastroso per la città: bastava conoscere la storia e applicarla alla cronaca!