Betsaida: quale delle due?

Betsaida era la patria di Simone PietroAndrea Filippo secondo il vangelo di Giovanni.

Ma dov'era?

Stando al vangelo di Matteo Gesù scaglia una maledizione contro alcune città, tra cui Betsaida, e predice la loro scomparsa dalla faccia della terra. Per Betsaida nulla di più vero, infatti ancora si discute sulla sua localizzazione. Molti anni fa, un sito di scavo a nord del lago ha visto riaffiorare un'antichissima città, esistita ai tempi della monarchia israelitica (scavi di Robinson e Smith a metà '800, oggi American Society of Overseas Research). Il luogo, chiamato Et-Tell (il mucchio di rovine), offre al visitatore i resti di una casa di pescatori, con ami ed elementi che risalgono a circa 2000 anni fa. La conclusione degli scavatori fu: ecco la città di Betsaida!

Qualche problema rimaneva: non c'erano indicazioni precise del periodo romano antico e il sito era molto più alto del livello del lago, oltre ad esserne molto distante. La particolare natura geologica del territorio spiega però abbastanza bene il cambiamento di livello e la distanza dal lago attuale. Dunque, abbiamo veramente trovato Betsaida?

Qualche dubbio?

Ultimamente, un progetto di scavi guidato dal Kinneret College israeliano e dallo statunitense Nyack College ha portato alla luce delle rovine di varie epoche e una chiesa bizantina a qualche chilometro più ad est.

La località è chiamata El-Araj ed è vicina alle sponde del lago di Tiberiade. Dagli scavi della chiesa bizantina è venuto alla luce un mosaico che riporta il nome del donatore, Costantino, e la dedica a Pietro. Per gli archeologi si tratta della chiesa ricordata da un antico pellegrino, di nome Willibald. Nel suo diario egli nomina una "Chiesa degli Apostoli" a Betsaida.

Se gli scavi porteranno alla luce una struttura cittadina di epoca romana e magari una iscrizione col nome della città, allora potremo dire di aver finalmente scoperto gli autentici resti di Betsaida di Filippo.

Fino ad allora abbiamo due Betsaida... al prezzo di una!