Archeologia delle terre della Bibbia

 

In questa pagina troverai indicazioni sugli scavi e i ritrovamenti particolarmente significativi per lo studio delle origini cristiane.

 

Nel corso della pagina i link rimandano a pagine che parlano dei siti. Questo non significa che se ne condividano metodi o conclusioni, ma che vi si possono trovare indicazioni affidabili. Sta a ciascuno scegliere quali siano le interpretazioni più credibili o eventualmente sospendere il giudizio se mancano le prove ritenute necessarie...

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L'archeologia ha molto aiutato gli studi sulle origini cristiane negli ultimi anni. A volte in modo inatteso, cambiando il panorama che ci eravamo costruiti pian piano nei secoli. A volte confermando quello che le varie tradizioni avevano conservato nel tempo.

In alcuni siti gli scavi sono già stati completati, in altri sono appena cominciati o proseguono da tempo. In questa pagina non ci sono ovviamente le relazioni degli scavi, ma alcuni elementi che possano dare un'idea dei ritrovamenti e (se possibile) il rimando alla pagina web che se ne occupa.

 

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Nel regno di Filippo

Cesarea di Filippo, Betsaida Julia

    Cesarea di Filippo

    Oggi la località è chiamata Banias. Il nome deriva dalla divinità ellenistica della natura, Pan. Si pensava che vivesse parte dell'anno nell'Ade e in primavera uscisse da una caverna per far rifiorire la terra.

    Il sito di Banias presenta a nord la Grotta di Pan, con i resti del luogo di culto originale e di una basilica cristiana bizantina. Accanto alla grotta si trovano le sorgenti del Giordano, che anticamente erano collocate proprio dentro la grotta.

    A sud del sito si trovano gli scavi della città fondata da Filippo, figlio di Erode il Grande, e restaurata da Erode Agrippa alcuni anni più tardi.

    Qui è collocata la famosa confessione di Pietro: «Tu sei il Messia».

    Scheda dello SBF

    Betsaida Julia

    Attualmente due siti archeologici, a pochi chilometri di distanza, si contendono il nome di Betsaida.

    Il primo ad essere scavato fu Et-Tell, a occidente della foce del Giordano, a circa 3 km dal lago. Sono stati trovati resti di una città dell'età del Ferro (monarchia israelitica) e alcune abitazioni di epoca ellenistica. Una delle case presentava resti di ami ed altri attrezzi da pesca, perciò è stata chiamata: la casa del pescatore.

    Il secondo sito è più recente e si trova nella località di El-Araj, ad est della foce del Giordano. Gli archeologi hanno trovato resti di terme romane e una chiesa bizantina. La proposta di identificazione è con la Chiesa degli Apostoli ricordata nel diario del pellegrino medievale Willibald, da lui collocata nella città di Betsaida.

    Il sito di Et-Tell

    Il sito di El-Araj

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    Nel regno di Erode Antipa

    Nazaret, Sefforis, Cana di Galilea, Cafarnao, Tabgha, Magdala

    Nazaret

    La città di Gesù è totalmente scomparsa sotto l'attuale città araba di Nazrat. Gli scavi dei francescani hanno portato alla luce i resti di alcune chiese e di abitazioni riconducibili al periodo romano e bizantino. Non tutte le identificazioni sono inoppugnabili, soprattutto quella della sinagoga, ma i ritrovamenti mostrano una città di montagna, ricca di abitazioni ricavate nella roccia.

    Scheda dello SBF

    Sefforis

    Non è mai nominata nei vangeli, ma la tradizione posteriore ne fa la patria dei genitori di Maria, madre di Gesù. Il parco archeologico presenta i resti di epoca romana (in alto) e di epoca bizantina (in basso). Da visitare la casa con i mosaici romani e la famosa "Monna Lisa di Galilea", la sinagoga bizantina e i suoi mosaici e la casa del Nilo, con mosaici raffiguranti la natura, la città di Alessandria d'Egitto e le Amazzoni.

    Sito dei Parchi Nazionali Israeliani (in inglese)

    Sito Terrasanta.net

    Cana di Galilea

    Attualmente identificata con Kafr Kanna, presenta un percorso di visita attraverso alcune chiese. Gli scavi nella chiesa francescana hanno portato alla luce resti di una chiesa, di alcuni sepolcri e di una struttura più antica. Un mosaico nella navata della chiesa appartenenva ad una sinagoga bizantina, i cui resti si trovano a fianco della chiesa.

    Si è proposta un'altra località come luogo della Cana evangelica, ovvero Khirbet Qana, alcuni chilometri oltre, verso il lago. Per ora non ci sono scavi che possano confermare o negare questa proposta.

    Sito della Custodia di TS

    Cafarnao

    La città si trova in buona parte nel terreno dei frati francescani, che ne hanno curato gli scavi. Entrando nel sito si nota subito una moderna chiesa discoidale, costruita sui resti di una chiesa bizantina ottagonale, un «martyrion». Questa posava sui resti di un'abitazione di epoca romana, sul cui pavimento giacevano ami da pesca. L'identificazione con la casa di Pietro, o forse la casa di Gesù, è stata dapprima dibattuta, ma ora è accettata dalla maggior parte degli studiosi.

    A nord della chiesa ottagonale si trovano i resti di una grande sinagoga bizantina, che si pensa abbia sostituito la sinagoga del tempo di Gesù. Accanto si trovano resti di abitazioni di epoca romana e successiva e un'esposizione dei ritrovamenti archeologici.

    Sito della Custodia di TS

    Tabgha

    Nome attuale dell'antica località di Eptapegon (Sette sorgenti). Vi sono situati dalla tradizione cristiana il luogo di una moltiplicazione dei pani, con la chiesa che vi fu costruita, il monte delle beatitudini, coi resti della chiesa bizantina, e il luogo dell'apparizione di Gesù risorto, con la chiesa del Primato di Pietro.

    Sito dello SBF

    Magdala

    Antica città di pescatori, che produceva un pesce salato (tarichòs in greco) esportato anche fuori della Giudea. Sono state effettuate varie campagne di scavo, che hanno portato alla luce una parte della città antica. È possibile vedervi una sinagoga di epoca romana, detta con un po’ di fantasia "la sinagoga della Maddalena". Di questa città era infatti originaria Maria di Magdala, sponsor di Gesù.

    Sito archeologico (in inglese)

    Sito della Custodia di TS

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    Nella Decapoli

    Bet Shean, Kursi, Hamat Gader

    Bet Shean

    Dal 63 AEV appartenne alla Decapoli. Era l'unica città di questa lega pagana ad essere situata ad ovest del Giordano. Conserva i resti di tre città: sulla collina la Beth Shean dell'epoca monarchica, con tracce della città israelitica e resti di un palazzo egizio (Seti I e Ramses II); in basso i resti della Scitopoli romana e bizantina.

    Va detto che il suo nome non compare mai nei vangeli, mentre si parla della Decapoli in generale e dell'altra grande città, ovvero Gerasa, a est del Giordano.

    Sito archeologico (in inglese)

    Kursi

    Sulla strada che costeggia a est il lago di Tiberiade si trovano i resti di un complesso monastico bizantino, che ricordano il miracolo dell'indemoniato e dei 2000 maiali. Il nome arabo Kursi sembrerebbe collegarsi all'aramaico per sedia, cattedra, ma lo si fa risalire anche al nome Gergesa, che si trova in una parte della tradizione manoscritta.

    Sito dello SBF

    Hamat Gader

    Sono le Terme di Gadara, utilizzate fin dall'epoca romana per le sorgenti calde che vi sgorgano. Il nome di Gadara è noto dalla tradizione manoscritta (piuttosto volubile!) sul miracolo dell'indemoniato e dei porci di cui sopra. Si possono vedere le grandiose rovine bizantine delle terme e i resti di una sinagoga bizantina e di due precedenti.

    Su Wikipedia (in inglese)

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    In Samaria

    Sebaste, Garizim

    Sebaste

    L'antica città di Samaria venne ricostruita da Erode il grande col nome di Sebaste, perché dedicata ad Augusto (Sebastòs in greco). La tradizione cristiana antica vi colloca la tomba di Giovanni il battezzatore. Giuseppe Flavio ci dice che il Battista fu giustiziato nella fortezza di Macheronte (ora in Giordania). La testa di Giovanni venne trasferita in seguito a Damasco, nella moschea omayyade.

    A Samaria si colloca forse l'attività missionaria di Filippo, Pietro e Giovanni. Della città erodiana non rimane molto, perché sostituita dalle costruzioni posteriori, in tarda epoca romana e dai resti bizantini e arabi.

    Su ProTerraSancta

    Monte Garizim

    Il monte Garizim è la sede della comunità samaritana. È ricordato dal vangelo di Giovanni nell'incontro di Gesù con la donna samaritana. Insieme ad esso è ricordata una città chiamata Sychar, di cui però non abbiamo traccia.

    Sul monte si possono incontrare i discendenti dei samaritani dell'epoca di Gesù e i resti di un insediamento ellenistico. Sulla cima del Garizim si trovano in successione i resti del tempio samaritano (per ora non distinti), del tempio di Giove voluto da Adriano, della fortezza fatta costruire da Giustiniano per proteggere una chiesa bizantina dedicata a Maria Theotòkos.

    Sito dello SBF

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    In Giudea e sulla costa

    Gerico, Betlemme, Cesarea Marittima

    Gerico

    Ben tre Gerico si possono trovare nell'area della quarta città che ora ha questo nome!

    La prima è la Gerico cananea e israelitica, i cui resti si trovano a nord della città moderna. La seconda è la città ellenistica e romana, di cui rimangono parti dei palazzi asmonei ed erodiani, a ovest della città attuale. La terza è la parte araba conosciuta come Khirbet al-Mafjar.

    A Gerico Erode fece uccidere il cognato, per conquistarsi il diritto al trono, e morì egli stesso. La città è teatro dell'incontro di Gesù con Zaccheo, funzionario delle tasse.

    La visita più importante è quella alla cittadella erodiana, composta di ben tre palazzi per l'inverno, una piscina monumentale e forse la più antica sinagoga mai ritrovata.

    su Wikipedia (in inglese)

    Betlemme

    Luogo della nascita di Gesù secondo i vangeli di Matteo e di Luca, in base a due tradizioni differenti e in parte complementari. Era anche la patria del più grande re di Israele: Davide. I due vangeli appena ricordati insistono sulla discendenza di Gesù proprio da Davide.

    Della città antica rimane quasi nulla. Le memorie cristiane hanno conservato due complessi di grotte: la grotta della nascita di Gesù, con le adiacenti grotte di san Gerolamo; la grotta del latte, che la tradizione associa all'abitazione della Sacra Famiglia dopo la nascita di Gesù.

    Da visitare naturalmente il complesso basilicale bizantino, unico rimasto intatto dopo l'invasione persiana di Cosroe, e il complesso di grotte. Del resto della Betlemme antica non è purtroppo visibile nulla.

    Sul sito della Custodia

    su Wikipedia

    Cesarea Marittima

    Oltre a Scitopoli, unica città pagana in Terra d'Israele. A differenza di quella faceva parte integrante del Regno di Giudea. La città venne costruita da Erode il grande, come porto sostitutivo di Giaffa. Non avendo un porto naturale, Erode lo fece costruire in cemento pozzolanico. Il palazzo di Erode era costruito sul mare e divenne la residenza di Ponzio Pilato nel 26 EV.

    Si possono visitare le rovine della città e in particolare il teatro, il palazzo di Erode, il circo per le corse, gli edifici bizantini e parti della fortezza crociata.

    su SeeTheHolyLand (in inglese)

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    Gerusalemme e dintorni

    Piscine di Betesda e Siloe, il Secondo Tempio, il Sion cristiano, il quartiere sacerdotale, il palazzo di Erode, il Santo Sepolcro, il Monte degli ulivi

    Betania, Ain Karim

    Piscine di Betesda e Siloe

    Due grandi piscine erodiane rimangono a Gerusalemme, i cui resti sono simili e sono stati scavati in epoca recente.

    La piscina di Betesda, o Betzata, si trovava a nord del Tempio e serviva probabilmente per i pellegrini che arrivavano da nord. Delle sorgenti forse intermittenti facevano ribollire l'acqua ad intervalli indefiniti. La devozione popolare ne fece un luogo curativo e la tradizione ne conserva le tracce ancora nella tarda epoca romana, con un tempio ad Asclepio. I bizantini vi costruirono una grande basilica con una cisterna interrata. Più tardi i crociati vi costruirono una chiesa, tuttora esistente, dedicata alla madre di Maria, sant'Anna.

    Vi si possono vedere i resti delle vasche erodiane, del tempio romano e della struttura bizantina.

    La piscina di Siloe ha avuto una vita più travagliata. In epoca bizantina fu identificata con una parte del canale di approvvigionamento, mentre soltanto all'inizio del XXI secolo è venuta alla luce la vasca erodiana. L'acqua proveniva da una sorgente perenne, già nota ai tempi dei re d'Israele. Dalla piscina di Siloe si risaliva verso il Tempio attraverso una gradinata monumentale fatta costruire da Erode il grande. Durante la festa delle Capanne i sacerdoti portavano l'acqua da Siloe al Tempio, con una processione solenne.

    Si possono visitare la sorgente di Ghicon, il tunnel di Ezechia, le piscine bizantina ed erodiana e infine una parte della scalinata e la fogna che scorreva sotto di essa.

    Bethesda su SeeTheHolyLand (in inglese)

    Siloe su SeeTheHolyLand

    Il Tempio di Erode (o Secondo Tempio)

    Del Tempio di Erode in realtà rimane ben poco da vedere. Soltanto una parte del muro di contenimento della spianata del tempio voluta da Erode è visibile intorno, a est, sud e ovest. La demolizione effettuata dalle truppe di Adriano ha coperto tutta l'area e la ricostruzione in epoca araba ha cancellato i resti del santuario.

    Si possono però visitare la spianata delle moschee, dove si trovavano il santuario e la fortezza erodiana detta Antonia, e il tunnel occidentale, che ha reso visitabile una porzione del muro erodiano e delle costruzioni che gli si affiancavano. Gli scavi dell'Ofel (a sud) permettono di passeggiare sulla scalinata originale del tempio erodiano e di vedere parte dei resti di epoca israelitica, romana, bizantina e musulmana.

    Il monte del tempio su SeeTheHolyLand (in inglese)

    Sion cristiano

    Il nome indica che non si tratta del vero monte Sion, su cui era costruito il Tempio. È la parte alta di Gerusalemme, che ospitava famiglie sacerdotali e probabilmente il quartiere esseno. Vi si trovano il Cenacolo, la Dormizione di Maria, la Casa di Caifa e San Pietro in Gallicantu.

    Il cenacolo ricorda l'ultima cena di Gesù, mentre le poche indagini archeologiche possibili hanno restituito la storia di una costruzione risalente al periodo romano. Il particolare più interessante è la nicchia presente nella cosiddetta Tomba di Davide, che ne farebbe una sinagoga cristiana della fine del I secolo. La chiesa della Dormizione indica il luogo tradizionale della morte di Maria, madre di Gesù. La Casa di Caifa è una chiesa orientale che poserebbe sulla casa del Sommo Sacerdote dell'epoca di Gesù. La chiesa del Gallicantu è costruita invece su un'abitazione probabilmente di epoca romana, che custodisce una cisterna venerata come prigione di Gesù. L'elemento più importante è a fianco della chiesa: una gradinata appartenente ad una strada datata al periodo erodiano.

    Il cenacolo nel sito della Custodia

    Il sito del Gallicantu (inglese o francese)

    Quartiere sacerdotale

    Appena a ovest del Muro Occidentale la collina risale verso la Torre di Davide. Una cupola bianca, della sinagoga Hurva, si affianca ad uno spiazzo che si trova entro quello che era il quartiere sacerdotale della Gerusalemme erodiana. Nell'area si sono trovate parecchie abitazioni di epoca erodiana, ora racchiuse nel museo Wohl, e una Casa Bruciata, che appartenne alla famiglia di sacerdoti Bar-Qatros.

    Nel museo Wohl si trovano ambienti degni di una visita: stanze mosaicate, un salone di ricevimento affiancato da una vasca per la purificazione, da alcuni identificato con la casa del Sommo Sacerdote in cui fu interrogato Gesù.

    Indicazioni ai visitatori (in inglese)

    Palazzo di Erode

    Accanto alla Porta di Giaffa si trova il Museo della Torre di Davide, che in realtà contiene parte del Palazzo di Erode. È ancora visibile la base di una torre del palazzo e nei sotterranei alcune stanze dello stesso. Il palazzo costituiva con ogni probabilità la residenza dei procuratori romani, quando si trasferivano da Cesarea a Gerusalemme per le feste. A breve distanza dal quartiere sacerdotale, è quasi sicuramente il luogo in cui Gesù fu condannato a morte.

    La collocazione della condanna di Gesù nella Fortezza Antonia è invece sicuramente l'errore commesso dai cristiani, quando confusero i resti di una costruzione adrianea con quelli erodiani.

    Il sito (in inglese)

    Santo Sepolcro

    La tradizione cristiana antica colloca nel Santo Sepolcro due luoghi della narrazione evangelica: la croce e il sepolcro di Gesù. Entrando nella chiesa, in fondo al corridoio a destra si scende alla Cappella del Ritrovamento della Croce: di fatto è un'antica cava di pietra usata per gli edifici di Gerusalemme prima del 70 EV. Sulla destra appena entrati si trova invece un resto roccioso, identificato con il Golgota (ebraico aramaizzato per Cranio).

    A sinistra dell'ingresso si va all'edicola del Santo Sepolcro, in cui non è visibile nulla! È invece interessante la Cappella dei Siri, alle spalle dell'edicola, dove si può vedere una tomba del I secolo.

    Sito della Custodia

    Il Monte degli Ulivi

    Questa collina, situata ad est di Gerusalemme, anticamente di fronte al Tempio, è la scena degli ultimi eventi della vita di Gesù. La sera prima della sua morte va a pregare al Getsemani, un podere oggi ricordato da una moderna basilica. Negli ultimi giorni della sua vita, Gesù profetizza la fine della città stando (probabilmente in alto) sul fianco della collina, dove si poteva ammirare il santuario ebraico.

    Oggi tre chiese ricordano la preghiera di Gesù (il Pater Noster), le profezie su Gerusalemme (il Dominus Flevit) e le discussioni con i suoi allievi (il Getsemani).

    su ProTerrasancta

    Betania

    Alle spalle del Monte degli Ulivi esisteva un villaggio di nome Betania. Tra i suoi abitanti il vangelo di Giovanni ricorda un certo Lazzaro e le sue sorelle, Marta e Maria. La tradizione cristiana ha conservato la memoria del sepolcro di Lazzaro con una successione di chiese. Attualmente il sepolcro venerato in epoca bizantina è custodito dalla comunità musulmana. Appena sopra si trovano i resti probabili della città di epoca romana.

    Sul sito della Custodia di TS

    su Cathopedia

    Ain Karim

    Località situata appena fuori Gerusalemme, che la tradizione cristiana ha identificato con il villaggio di Zaccaria ed Elisabetta, parenti di Maria. Vi si trovano due santuari: il più antico è dedicato al cantico di Zaccaria (il Benedictus) e il più recente, sulla collina, è dedicato al cantico di Maria (il Magnificat). Resti archeologici si riferiscono però soltanto a dei martiri locali accanto al santuario del Benedictus. Una tradizione posteriore li ha poi identificati con i bambini uccisi da Erode a Betlemme e dintorni.

    Sito dello SBF